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RE-SOUNDSCAPE

 

R E – S O U N D S C A P E

 

Scuola FuoriNorma’s La scatola dei suoni [The box of sounds] is the school’s sound archive, which for over 20 years has gathered field-recordings and other types of

recordings.

Over the course of the years students from the Academies of Fine Arts of Catania andPalermo have created many soundscape compositions in the context of the subjects that I teach, each lasting 60 or 120 seconds, editing their recordings or using sound effects from specific cds.                                                                                    The teaching section of the archive continues to gather these works.

The idea behind Re-soundscape is that authors choose and adopt tracks created by the Academy students – in this way they become a precious fertilizer for the imagination – and they place them within new sound compositions of variable duration.

The only rule is to not alter technically in any way the original compositions, which can, however, be layered with other sounds.

The Re-soundscape compositions will be collected in numbered volumes and bit by bit broadcast by Radio Ciroma, RAM radioartemobile and other networks.

 

Interested authors can receive material by writing to: canecapovolto@gmail.com

The initial deadline has been set for june 30, 2022.

 

 

 

 

 

 

 

 

RE-SOUNDSCAPE

Questo articolo documenterà Re-soundscape, dall’ideazione alla sua fase realizzativa.

 

Questo progetto nasce dall’interno de  La scatola dei suoni, l’archivio sonoro di Scuola FuoriNorma che raccoglie, conserva e classifica field recordings e registrazioni sonore raccolte nel corso di oltre 20 anni. Qualche anno fa ho inaugurato una sezione didattica, nella quale ho iniziato ad archiviare le composizioni sonore di allieve e allievi delle Accademie di Belle Arti di Catania (la materia che insegno è Computer Art)  e Palermo (Techniche audiovisive per il web).

 

 

 

 

 

 

 

[nella foto allieve/i dell’Accademia di Catania in azione]

Questo link rimanda invece ad analoghe attività di quest’anno (password: soundscape)

 

Nello specifico il compito di allieve/i era di realizzare una composizione della durata di 120 (ed in tempi più recenti di 60 secondi) utilizzando field-recordings raccolte sul campo, che avesse caratteristiche musicali o cinematografiche.

 

 

In tempi di didattica a distanza ho fornito io stesso una cartella di  effetti sonori, tracce provenienti dai noti cd (di produzione italiana/tedesca/francese/olandese) materiali più o meno “commerciali”,  immaginati per un utilizzo radiofonico o cinematografico amatoriale. I “rumori” realizzati dal vivo presentano indubbi vantaggi espressivi, dato che di fatto possono essere “suonati” in tanti modi diversi, ma presuppongono una ricca varietà di oggetti (in legno/vetro/metallo/plastica etc.) di varia forma ed una certa precisione e qualità sonora in fase di registrazione. Nei cd degli effetti sonori troviamo molto spesso mischiati vari tipi di rumori: dai contesti ambientali ai suoni della natura, dai rumori della produzione a quelli della casa e del tempo libero etc. e soltanto alcuni, raggruppandoli per generi e famiglie, tendono ad un approccio più sistematico e scientifico (che resta comunque distante da quello espresso da Murray Schaffer nel suo libro, Il Paesaggio Sonoro)

https://www.murrayschafferart.com

 

 

Obiettivo principale della materia è quello di stimolare ed approfondire un pensiero sonoro specifico, sicuramente più complesso e problematico di quello tipico del videomaker, riflettere sul fatto che ogni suono/rumore catturato anni o decenni prima da uno sconosciuto microfonista e poi pubblicato corrisponde ad una immagine. Una immagine che è andata perduta,  esattamente come sono andati perduti i suoni delle vecchie foto private che giacciono sulle bancarelle dei mercatini delle pulci. (1)

In ambedue i casi la nostra immaginazione può essere stimolata e fertilizzata proprio in virtù dell’assenza di uno dei 2 elementi: l’immagine o il suono.

Bene, fin dall’inizio della materia allieve ed allievi sono invitati ad elaborare questioni filosofiche come queste, più importanti delle conoscenze tecniche che avrebbero sviluppato attraverso l’uso del software di montaggio.

Spesso vengo colpito dalla qualità artistica e dalla naturalezza con la quale viene progettato e realizzato quello che è un film senza immagini (e ufficialmente catalogato come soundscape composition) considerando che il più delle volte l’autrice/autore non ha mai utilizzato prima un software per il montaggio. La prospettiva di Re-soundscape è quella di mettere in contatto alliev* con musicist* attraverso una selezione di centinaia di composizioni.

Regola principale è che la/il musicista consideri la composizione sonora che sceglie, come un reperto, il centro di un nuovo lavoro sonoro cui può sovrapporre i suoi suoni ma che non può in alcun modo manipolare o alterare. Forse Re-soundscape diventa così un contesto mentale simile ad una seduta spiritica, che mette in comunicazione non soltanto rumori e musiche, field-recordings/Paesaggio sonoro e composizione, ma anche anime ed idee.

 

Nella fase realizzativa del progetto, Radio Ciroma di Cosenza (unica esperienza italiana di radio comunitaria, ed a sua volta parte di Gemini Network, il network delle radio indipendenti) è nostro partner principale

http://www.ciroma.org/

 

 

Questo è un primo spot radiofonico che verrà utilizzato per promuovere il progetto.

 

Ed ecco adesso composizioni, realizzate rispettivamente da:

Danilo Conti (Accademia di Belle Arti di Palermo, Tecniche audiovisive per il web, 2017/18) da registrazioni sonore realizzate sul campo

Alessandra Romeo (Accademia di Belle Arti di Catania, Computer art, 2020/21) da effetti sonori da cd audio.

 

 

(1) anticipo la pubblicazione su questo blog di un’intervista a Rosario Perricone, autore di  Oralità dell’immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane (Sellerio editore, 2018)